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Percorsi partigiani

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Il territorio della montagna e della collina vive al tempo della guerra un’esperienza che dopo di allora non si è mai più ripetuta. Montagna e collina sono luogo dove gli sfollati fuggendo dalle città bombardate cercano riparo dalla guerra; sono i posti dove è possibile trovare cibo da acquistare; dove si nascondono i ribelli e dove tedeschi e fascisti di Salò vanno a cercarli; dove le informazioni non viaggiano col telefono ma col passa parola e dove giorno e notte persone e animali percorrono l’infinità di sentieri e mulattiere che si tendono da un punto all’altro stringendo il territorio in una grande ragnatela.

Molti di quelli che allora percorrevano quei sentieri, ad esempio i partigiani e gli sfollati, sapevano ben poco dei suoi abitanti e della sua economia. Per tutti loro montagna e collina furono una scoperta. Tutto appariva nuovo: modi di lavorare, tempi di lavoro, organizzazione familiare, capacità di osservazione, linguaggio. La sezione del museo relativa alla storia della vallata è al momento solo un assaggio di un progetto impegnato a restituire all’economia e alla società di quei luoghi il rilievo di cui la guerra aveva offerto agli occasionali visitatori solo qualche drammatico scampolo.

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