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I bandi

 

In seguito alla caduta del fascismo, il 25 luglio 1943, e all’avanzata da Sud dell’esercito Alleato, nel 1944 nelle regioni del Nord Italia -Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto e le vicine Emilia e Toscana- si costituì la Repubblica di Salò, con un governo fascista sostenuto dalla Germania. Fu in questo territorio che si formarono i primi nuclei partigiani. All’inizio, nella primavera del 1944, i partigiani erano pochi. Ragazzi in genere con meno di 20 anni chiamati a combattere dalla parte di Salò a fianco della Germania di Hitler, avevano scelto di non presentarsi ai bandi di reclutamento che minacciavano la pena di morte per i renitenti. Non erano ancora “partigiani”; piuttosto “ribellli”, ragazzi che rifiutavano l’ordine costituito e che pensavano di evitare il peggio stando nascosti lontano dalle città. Convinti che la montagna offrisse il rifugio migliore dove aspettare la fine della guerra. Quasi tutti inesperti di armi, non erano dei combattenti e non immaginavano che avrebbero combattuto contro tedeschi e fascisti.

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